Perché la pubblicità rimane essenziale in una crisi economica
A causa dell’emergenza Covid-19 molte aziende in vari settori, hanno deciso (o decideranno) di apportare dei tagli.
Qual è il primo investimento ad essere solitamente tagliato? Il budget pubblicitario ovviamente.
Storicamente, le precedenti recessioni hanno dimostrato che i marchi che continuano a fare pubblicità in un’economia in crisi, non solo ottengono risultati migliori rispetto ai loro concorrenti, ma possono aumentare la loro quota di mercato ad un costo inferiore.
Non fatevi prendere dal panico.
Le persone continuano a spendere soldi. La necessità di beni e servizi quotidiani non si è fermata e, in alcuni casi, le entrate non sono mai state così abbondanti. C’è da dire che in alcuni settori la ripresa sarà più lenta rispetto ad altri ma proprio per questo bisogna pensare a lungo termine e non “sparire dalla circolazione”.
Ridurre i budget pubblicitari ostacolerà la crescita.
Qualsiasi aumento dei tuoi profitti, quando si taglia la spesa pubblicitaria, è generalmente un gioco a breve termine. Secondo Adweek,
Le aziende che tagliano la spesa pubblicitaria durante una recessione in genere vedono il calo delle vendite e del reddito del 20-30 percento nei prossimi due anni.
L’empatia è la chiave per la forza del marchio.
In altre parole, il marketing è una battaglia di percezioni ed è molto più facile connettersi ai clienti a livello emotivo piuttosto che offrire uno sconto. Le promozioni educano gli acquirenti a non acquistare a prezzi regolari, già solo per questo motivo è essenziale concentrarsi sulla messaggistica che rafforza una connessione emotiva con il marchio e dimostra empatia durante i periodi incerti.
Ricorda che la pubblicità rimane uno degli investimenti più importanti che puoi fare per assicurare che la tua azienda riesca a superare una crisi economica.
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